domenica 20 aprile 2008

Che fine ha fatto Federico Salvatore?

federico_salvatore


Chi non ricorda Federico Salvatore e il suo Azz, simpatico intercalare entrato nel lessico comune negli Anni '90 quando era sulla cresta dell'onda, sempre in giro tra teatri e le serate al Maurizio Costanzo Show, poi la partecipazione al Festivalbar come ospite fisso e al Festival di Sanremo nel 1996 col l'ottimo pezzo Sulla porta, dedicato alla difficoltà d'integrazione di un omosessuale. Pezzo impegnato quest'ultimo con un testo molto avanti, anche troppo forse visto che si classificò tredicesimo. Le stesse tematiche che, trattate a Sanremo 2008 da Anna Tatangelo (a mio parere decisamente mediocre al confronto) le han fatto ottenere il secondo posto. Adesso non voglio far certo polemica nè sulla giuria cosìddetta di qualità nè su quella demoscopica, mi chiedo solo come mai questo cantautore che aveva venduto oltre 500 mila copie sia sparito improvvisamente dalla circolazione.


La causa più probabile riguarda il mutamento dei suoi testi, passati da sfondo comico-satirico a denunciatari. La sua satira è ambientata soprattutto nel mondo napoletano, di cui il cantante dipinge con irriverente simpatia i risvolti quotidiani. Alcune tra le sue canzoni più note propongono buffi episodi e battibecchi, nei quali l'autore contrappone Federico a Salvatore: il primo personaggio ricco e blasonato ma arrogante e snob; il secondo povero popolano, ignorante e un po' rozzo.



La decisione di spostarsi verso la musica impegnata lo mette letteralmente e fisicamente ai margini del mondo dello spettacolo in cui era esploso negli anni precedenti, che non rinnega ma a cui guarda con distacco e senza rimpianti, come spiega nel brano Homo sapiens (dall'album L'osceno del villaggio). TESTO DAVVERO DA LEGGERE E RILEGGERE!


Significativo anche il testo della criticatissima Se io fossi San Gennaro, una canzone sui mali della Napoli moderna, nella quale Salvatore fa nomi e cognomi tirando in ballo politici, cantanti, imprenditori e teste di ponte (Pino Daniele, Renzo Arbore, Gigi D’Alessio non citato di persona), accusati di aver rovinato Napoli e le sue tradizioni. Salvatore la cantò al Festival di Napoli e fu praticamente azzerato da tutte le tv.


Nel 2007 l'invito da parte di Funari (altro personaggio che era sparito per un po' dalla circolazione) a partecipare al programma Apocalypse Show, nel quale ha cantato il brano Fare il napoletano stanca sul napoletano “costretto” negli stereotipi pizza, mandolino ed allegria costante. A breve probabilmente il nuovo disco, intitolato proprio Fare il napoletano stanca.


Una curiosità: Federico Salvatore inizia a suonare la chitarra da autodidatta all'età di 8 anni. Mancino naturale, non inverte l'ordine delle corde sulla tastiera, come si fa di solito, bensì la posizione delle dita, suona cioè al contrario come in questo video che vi invito a vedere.



Posto due canzoni da ascoltare: la prima è Azz, la seconda Homo sapiens.


















13 commenti:

  1. Mitico,anche io mi son sempre chiesto che fine avesse fatto,sono d'accordo con te,peccato non poterlo più rivedere a certi livelli mediatici.
    Ciao

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  2. ricordo "sulla porta", mi colpì profondamente tanto tempo fa....a risentirla fa venire la pelle d'oca non solo per la bellezza del testo, ma anche per la drammaticità,la passione e la rabbia con la quale è cantato....una napoletana "melodrammaticità" che a differenza di altre mediocri esempi, è al servizio di temi impegnati e scomodi ........altrochè tatangelo.....

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  3. Avete ragione ragazzi. Ho dimenticato di fare una premessa: non sono di Napoli. Un artista valido indipendentemente dalle sue origini è un piacere vederlo e ascoltarlo...
    Basta leggere alcuni testi delle sue canzoni per capire che è un grande cantautore.

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  4. Bah...non "basta leggere alcuni testi delle sue canzoni per capire che è un grande cantautore" come dici tu... al max da qui puoi dedurre che è un grande paroliere (che comunque rimane un tuo giudizio personale), ma fare il cantautore vuol dire mettere anche armonia, musicalità, bel canto ed altro ad un buon testo... da questo punto di vista non credo che F.S. fosse un genio e, sinceramente, che sia sparito dalla circolazione non mi tange minimamente. Se poi vogliamo dire che ci sono altri ancora meno meritevoli di lui e comunque in auge, quello è un altro discorso...

    dreva

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  5. @ Dreva: fai un errore semantico tra paroliere e cantautore, cito testualmente dal Dizionario DeMauro-Paravia
    Cantautore: cantante che interpreta brani da lui stesso composti.
    Paroliere: autore delle parole di una canzone, di una commedia musicale e simile
    Definizioni alla mano, Federico Salvatore è sicuramente un cantautore, dato che oltre a scrivere, canta e interpreta le sue canzoni; Mogol, per fare un esempio, è un paroliere.
    Possiamo quindi discutere se Federico Salvatore sia un bravo cantautore oppure no, ma qui entra in gioco il gusto personale e ognuno può dire quello che vuole, ogni opinione è chiaramente rispettabile.

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  6. Non c'è alcun errore semantico invece...è proprio quello che dicevo io. Se uno (come F.S. nello specifico) è in grado di scrivere un buon testo è sicuramente un buon paroliere, ma non diviene in automatico un buon cantautore.
    Un buon cantautore è colui che al testo sa aggiungere una parte musicale ed interpretativa degna di nota...

    dreva

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  7. @ Dreva: come vedi si discute sul fatto se sia o no un "buon" cantautore, non sul fatto che sia cantautore. Potrebbe essere un pessimo cantautore, ma pur sempre cantautore.

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  8. Caro cotrugnoso, dovresti fare meno il filosofo e, magari, leggere più attentamente i commenti prima di rispondere... la frase che ti ho contestato sin dall' inizio è stata: "basta leggere alcuni testi delle sue canzoni per capire che è un GRANDE cantautore"! Che sia un cantautore nn ci piove, ma sull'aggettivo grande c'è molto da ridire...

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  9. è da un'ora che stiamo discutendo su "cantautore" o "paroliere"... Ma andiamo a lavorare!!!

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  10. maisia...vacci tu al massimo...;)

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  11. Federico Salvatore è un GRANDISSIMO cantautore ed è allo stesso tempo geniale. Unisce satira, ironia ad una rara capacità di giocare con le parole.
    Chi snobba tale artista probabilmente ha anche ascoltato ben poco, limitandosi a ciò che i media quotidianamente propinano. Gli ultimi due album sono delle perle rare, un'artista umile, sensibile e allo stesso tempo colto; un'artista chiaramente fortemente ispirato da Gaber e che consiglio a tutti di vedere un suo spettacolo dal vivo. Poi sarà più facile commentare se sia un grande artista o meno. Se non avete la possibilità di vederlo dal vivo (visto l'ostracismo che lo circonda come lui stesso spiega qui http://www.federicosalvatore.net/index.php?option=com_content&task=view&id=115&Itemid=66 ), almeno procuratevi gli ultimi due album.
    Sono dell'opinione che un'artista va valutato nella sua opera omnia; beh, Federico Salvatore, sin da suoi esordi è sempre stato geniale, mutando sì, ma rimanendo sempre fedele a quella sua "napoletanità" e quella capacità di ironizzare e di esprimere un punto di vista, tipico della satira.

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  12. Ho ascoltato Se io fossi San Gennaro,devo dire che l'ho trovata semplicemente meravigliosa,perche' vera,senza restrizioni.Bravo Federico,la gente ora critica,ma c'e' gente e gente......Ti chiederanno di tornare,ne sono sicura.Dina

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  13. i certi livelli mediatici non se lo meritano più oggi salvatore (e non più federico) e solo per noi

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