mercoledì 4 agosto 2010

Ecomostri: robe Corona's e Paris Hilton, Io canto e Ti lascio canzone

coronaRobe Corona's e Paris Hilton: Una volta le magliette che si vedevano in giro erano quelle di Che Guevara, di questo o di quel cantante, della squadra del cuore. Basta mettere una volta ogni tanto il naso fuori di casa per accorgersi che oramai i giovani sponsorizzano un pessimo esempio come Corona indossando finànche alle mutande capi con la sua griff. Parliamo di uno che è stato condannato a 3 anni e 8 mesi per estorsione, che infrange continuamente il Codice della Strada (è stato recentemente fermato per la terza volta senza patente), è stato sorpreso ad utilizzare banconote false e ha addirittura malmenato un poliziotto.


Vi è stato insegnato che "l'abito non fa il monaco?" Balle! L'abito ha sempre fatto il monaco, il prete e quant'altro. Vi presentereste ad un importante colloquio di lavoro in pigiama e con la barba incolta?


E per le femministe convinte ecco la versione rosa di Corona, Paris Hilton. La ragazza, che non ha mai lavorato in vita sua, ha la fortuna di essere una ricca ereditiera e dalla mattina alla sera spende e spande i miliardi di suo nonno in feste, alcolici e droghe. Proprio come Corona ha un ottimo rapporto con il Codice della Strada: è infatti stata arrestata ed è stata in carcere per guida in stato di ebbrezza. Altra perla di cui vantarsi è l'aver pubblicato un film pornografico nel 2003 (da qui si capisce lo spessore del personaggio).


Acquistare robe del genere significa "dar da mangiare" a questi soggetti, incitarli a fare peggio, vuol dire essere PECORE (con tutto il rispetto per le pecore che il loro cibo se lo guadagnano onestamente).


iocanto_vs_tilasciounacanzoneIo canto e Ti lascio una canzone: C'era una volta lo Zecchino d'Oro, rassegna canora internazionale di musica per l'infanzia. Al suo interno il Mago Zurlì, Topo Gigio e l'immancabile Coro dell'Antoniano diretto da Mariele Ventre. I partecipanti erano bambini simpatici, senza qualche dentino e contenti di poter cantare su un palco canzoni come "Il coccodrillo come fa...".


Nel XXI secolo però ci si accorse che tutto ciò non andava più bene. I bambini senza dentino, vestiti in maniera semplice, non andavano più bene. Tutto ciò non era abbastanza trendy. Nacque così in Rai Ti lascio una canzone condotto da Antonella Clerici. Pronta la contromossa di Mediaset, che ha ideato Io canto, affidato a Gerry Scotti.


Cosa è rimasto del ragazzino un po' spettinato, emozionato e senza dentini? Forse niente. Adesso l'interprete è un uomo in miniatura, vestito Gucci e Prada, che canta canzoni non adatte alla sua età, posando da star. In sala, genitori commossi convinti di aver dato alla luce il futuro Ramazzotti, il nuovo Renato Zero, la Laura Pausini del 2010.


Via le fette di salame dagli occhi! Utilizzare i bambini è divenuto solo un modo per far soldi, illudendoli di essere dei cantanti provetto. Non è una critica ai ragazzini, che in quei giorni vivono sicuramente un sogno. Penso però che questi programmi ormai abbiano stancato e non possano essere riproposti nel palinsesto di ogni anno perché sono lontani dalla vera essenza della musica.


Appelliamoci alla Costituzione, alla Dichiarazione universale dei diritti umani, alla Convenzione di Ginevra, chiediamo aiuto alle Nazioni Unite, all'Unione Europea, ad Al-Qaeda, ai Marines, ad Hulk Hogan o a chi volete voi ma per piacere



ABBATTIAMOLI!


4 commenti:

  1. ma perché tu ed io siamo sempre d'accordo?non sarai un mio figlio segreto?un abbraccione.SHERWOOD

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  2. a questo punto comincio a pensarlo anche io!

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  3. Grande post!La nostra società dell'apparire oltre agli ecomostri genera anche i piccolitalentimonsters e i cloni copiaconfome.Tu sei troppo giovane ma quelli all'incirca della mia età ricordano ancora la povera Nikka Costa addestrata a cantare "On my own"  e buttata in pasto ai massmedia mondiali.Se ne sono perse le tracce da molto, se non sbaglio: forse potremmo ritrovarla A "Chi l'ha visto"....Quanto ai cloni e fin troppo evidente - al di là dell'innegabile talento  senza discussione -  la ricerca per mero calcolo economico e sfruttamento commerciale della copia conforme della stella inglese Susan Boyle , giunta seconda nell'edizione del talent show in versione inglese Britain’s got talent,con la vincitrice di Italia's Got Talent, la pur davvero brava Carmen Masola.

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  4. @ flameonair: hai pienamente ragione. Sull'argomento che hai giustamente sollevato, quello della somiglianza tra Susan Boyle e Carmen Masola, ritengo sia tutto studiato a tavolino.Pur ritenendo entrambe brave e molto dotate, non c'è dubbio che "il brutto anatroccolo che ha avuto una vita difficile e che per la prima volta ha la possibilità di sbarcare il lunario" sia un format che funziona sempre in termini di share. Tutti a casa si commuovono facilmente davanti a storie del tipo "C'è posta per te"...SalutiMarco

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