venerdì 24 ottobre 2008

La musica in testa - Giovanni Allevi

la_musica_in_testaOrmai lo conoscono un po' tutti, Giovanni Allevi, compositore italiano che ha conquistato l'America e rivoluzionato i canoni della musica classica avvicinandola ad una quantità di pubblico da concerto pop.


Questo libro non è la sua autobiografia bensì un modo per conoscere meglio l'uomo Giovanni attraverso brevi racconti mai banali da quando era uno studente al conservatorio al suo primo concerto a Napoli a cui erano presenti solo 5 persone fino ad arrivare al Giovanni che tutti conosciamo: un fiume in piena di sensazioni, emozioni, ansie e perchè no simpatiche stranezze (per un anno Giovanni ha mangiato solo pasta al tonno per non distrarsi dalla Musica; ha addirittura fatto il cameriere per una sera a Milano per poter incontrare il Maestro Riccardo Muti).
Protagonista di tutto la Musica, soprannominata da Giovanni Strega capricciosa
 che lo va a trovare nei momenti più strani e che deve essere pronto ad accogliere ovunque si trovi.


Una curiosità? Giovanni non compone al pianoforte come ci si aspetterebbe, ma nella mente, egli infatti è solo uno strumento di cui la Strega capricciosa si serve. Per questo motivo quando ha la musica in testa è spesso costretto, in mancanza di fogli pentagrammati, a scrivere sms e inviarli a sè stesso.


Vi sembra noioso? Tutt'altro! Il bello è che stimola la lettura anche di chi della musica classica proprio non vuol saperne. Non una storia, ma tante con la musica in sottofondo e riflessioni filosofiche sparse, perché, non dimentichiamo, Giovanni Allevi è anche laureato in filosofia. E poi il racconto di quando era pianista di Jovanotti, l'esperienza nelle scuole come maestro di musica, fino all'Era dell'Emozione: Nuovo Rinascimento per la musica classica.


E allora, Musica Maestro!

4 commenti:

  1. Uno dei migliori libri usciti nell'anno. Si legge d'un fiato.

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  2. bravo Marco, bella recensione. Penso che Allevi abbia capito come comunicare il senso della musica classica senza essere banale e non cadendo nei canoni esclusivi del pop. Bisogna riconoscergli questo merito, anche se alla fine i dischi si devono vendere e, come tu ben sai, il mercato detta legge anche nel campo della musica, che per me è cultura.

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  3. In Italia non nascevano talenti così da tempo immemore. E' anche una persona incantevole, :-))

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  4. @ Voi 3: sono perfettamente d'accordo con tutti e 3, è davvero bravo!

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