lunedì 5 gennaio 2009

5 euro

- "Dalle acque depurate emerge che ogni giorno nella città di Milano si consumano 10.000 dosi di cocaina, che nel weekend salgono a 15.000".
(Piero Colaprico, giornalista e scrittore)


- "Da un'inchiesta del settimanale l'Espresso, emerge che l'80% delle banconote che girano nella metropoli reca tracce di "polvere bianca".
(Vera Fisogni, giornalista e filosofa)


- "Milano è la capitale europea del consumo di cocaina".
(Silvio Garattini, scienziato dell'Istituto Mario Negri)


5 euro è un cortometraggio di 25 minuti in bianco e nero diretto da Tekla Taidelli sull'escalation del consumo di cocaina. Vera protagonista del film è una banconota da 5 euro che gira di mano in mano in una notte Milanese.


La cosa più semplice è fingere di non vedere; città di un nazi skin stuprato dai travestiti (fatto realmente accaduto) e soccorso da due gay, di un poliziotto corrotto che passa la notte a sequestrare buste di cocaina per sniffarsele, di giovani fighetti che pippano perchè è la moda, di uomini che lo fanno per reggere il turno di notte: tutto questo è Milano. O più precisamente, anche questo è Milano. Non solo sfilate d'alta moda e industrie ma anche vita da strada. E chi meglio dei Club Dogo poteva rappresentare il lato oscuro della città, loro che da anni nelle canzoni dipingono ciò che la televisione non vede o finge di non vedere: il ghetto, le periferie, i barboni, la corruzione, la droga.


5 euro - Parte 1



5 euro - Parte 2



5 euro - Parte 3


4 commenti:

  1. Sconcertanti sono stati i video, li ho visti tempo fa sul portale Libero, girati dagli abitanti di alcuni quartieri cosiddetti a rischio di Milano. Ragazzi a tirare coca sui cofani delle auto, spacciatori giovanissimi e schifo vario annesso. Una desolante immagine dei tempi moderni. Desolante davvero, e tristissima. :-(

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  2. @ Adelaide: hai pienamente ragione, è un fenomeno davvero da tenere in forte considerazione non solo a livello locale.

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  3. io mi stupisco che le persone vivano senza una qualche dipendenza, anche lieve, e senza forti evasioni.

    Naturalmente la droga è la peggiore delle tossicodipendenze, o quasi, ma è inarrestabile sin da quando l'hanno scoperta, ormai pervade ogni ambiente, da Milano al paesino di settemila anime.

    Lo spettacolo veramente desolante per me è che si continui a negare a parole questa esigenza, mentre nei fatti è più forte che mai.

    Abbiamo creato una società invivibile, ok; oppure ci siamo evoluti male; benissimo, prendiamone atto e smettiamola di considerarci il migliore dei risultati possibili, smettiamola di voler apparire perfetti, smettiamola con l'ipocrisia...

    Layla

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  4. @ Layla: purtroppo è proprio come dici tu, in una società in cui i valori veri sono sempre più fragili la droga prende facilmente posto.

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