domenica 22 febbraio 2009

The winner is Marco Carta (scusate la volgarità)

sanremo09Un saluto a tutti i lettori in quest'ultima domenica di febbraio.


Ieri sera è terminata la cinquantanovesima edizione del Festival di Sanremo, vincitore Marco Carta con il brano La forza mia.


Giudizio piuttosto positivo sulla conduzione Bonolis-Laurenti, meno sulle vallette e i valletti giornalieri davvero impalpabili, veri e propri stoccafissi sul palco dell'Ariston. Probabilmente il carisma di Bonolis li ha oscurati facendoli divenire davvero superflui, sarebbero potuti rimanere a casa a vedere i cartoni animati. Anche gli ospiti internazionali (e non) sinceramente hanno lasciato molto a desiderare: veri e propri pesci fuor d'acqua, con poche eccezioni (vedi Benigni).


Sulle canzoni cominciamo dal vincitore Marco Carta, che non so per quale grazia ricevuta gareggiasse nella categoria Big. Ad ogni modo il brano era piuttosto orecchiabile (molto sanremese) e migliore delle più rosee aspettative considerando il soggetto in questione, però da qui a dire che è un gran pezzo che merita di essere ricordato ce ne vuole. Sinceramente alla luce del recente servizio di Striscia la notizia in cui è stato rivelato che l'edizione dell'Isola dei famosi del 2003 fu vinta da Walter Nudo grazie all'appoggio di Lele Mora che pagò addirittura un call center per votare, qualche dubbio mi viene circa la regolarità, considerando anche il fatto che proprio nella stessa serata sul palco c'era Maria De Filippi, protettrice nel vero senso della parola del vincitore. Una specie di delitto perfetto...


Probabilmente andrebbe rivisto il meccanismo del voto, cercando di evitare possibili magheggi.


Le polemiche sulla canzone di Povia invece le trovo fuori luogo, proprio come l'intervento del presidente dell'Arcigay durante la trasmissione. Nel testo, per chi lo ha letto o ascoltato, si legge chiaramente "questa è la mia storia solo la mia storia nessuna malattia nessuna guarigione" e "la mia identità era sempre più confusa". Un adolescente abbandonato dal padre da bambino, per colpa di una madre iperpossessiva e onnipresente, si lega ad un uomo in odor di pedofilia. Ma poi, l'amore per una donna, diversa dalle figure femminili incontrate prima, gli fa cambiare idea. Non è un tornare sulla retta via, solo una storia, tutto qui. L'avrei fatto vincere perchè è l'unico brano che mi abbia emozionato, inoltre a mio parere la canta davvero bene.


Chi è il vostro vincitore?

13 commenti:

  1. Quindi dire "Luca era gay" (invece che "Luca era confuso" oppure, meglio, "Luca è bisessuale") non orienta per nulla il testo verso una certa omofobia?

    E non è gratuito e offensivo l'inciso sull'omosessualità che non sarebbe "naturale" - lo diceva anche Freud! - per te?

    Senza contare il semplicistico affondo alla famiglia: attenti, ché quando non si è dei genitori perfetti i figli sbandano. Dove sbandare significa andare a letto con una persona del proprio sesso .
    Ma se un figlio "era" gay o "è" bisex non è necessario cercare una causa o un colpevole: a me questo Luca sembra sempre più omofobo.

    E' solo una storia: peccato che cantandola la si elevi a paradigma e che le idee che Povia esprime sulla storia di Luca le abbia estese a tutta la categoria omosessuale (in alcune interviste).
    Senza contare che un sacco di italiani, ancora troppi, useranno questo testo per riflettere (male) sull'omosessualità.

    Mi spiace polemizzare ancora su questa canzone, ma sono stanca di vederne suoi difensori. Se molte persone gay hanno trovato offensivo questo testo, forse dovremmo cercare di capire perché...
    Si è sparato su un tema fin troppo bistrattato e delicato.

    Il mio vincitore? Forse Renga, forse Arisa. Non ho ascoltato tutti i brani in gara.

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  2. @ Layla24: rispetto il tuo parere ed è bello che ci siano opinioni diverse ma ovviamente non riesco a condividerlo.

    Dire che molti italiani useranno questo testo per riflettere male sull'omosessualità significa ritenere gli italiani un popolo di imbecilli. Visto che nè tu nè io prendiamo questo testo come stereotipo dell'omosessualità perchè dovremmo considerare gli altri più stupidi?

    I difensori di questa canzone sono apparsi nel momento in cui sono nati i contestatori, è una semplice canzone, una storia che non pretende di essere La Bibbia ma di rimanere tale. Perdonami ma questi arcigay sono arcipermalosi... ma poi non puoi dire "Luca era confuso e adesso sta con lei", stravolgeresti la rima e la metrica, che fosse confuso lo dice testualmente "la mia identità era sempre più confusa", non possiamo erigerci a giudici e scrivergli noi la canzone per renderla politicamente corretta

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  3. bella la canzone di povia, molto valida e significativa.non capisco onestamente tutte queste polemiche, forse perchè in italia si è abituati a criticare prima di ascoltare!!ritengo giusto che ognuno possa esprimere il proprio parere sull' omosessualità senza essere giudicato male o frainteso.W la democrazia,oggi troppo spesso in crisi!! lucio

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  4. Avrei fatto vincere Alexia solo perchè si è presentata con Mario "Pocho" Lavezzi e Teo Teocoli sul palco. A parte gli scherzi non ho ascoltato tutte le canzoni e fra quelle che ho sentito penso che Dolcenera farà successo perchè è più orecchiabile e "radiofonica", anche se non mi è piaciuta. Concordo su quello che hai detto su Povia.

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  5. @ BarMario77: sulla democrazia troppo spesso in crisi siamo più che d'accordo, molto meno sulla vittoria di Marco Carta. Può anche essere un ragazzo venuto dal basso però la canzone a livello di contenuti era davvero ai minimi storici...

    @ Anonimo n.6: credo anche io che il brano di Dolcenera farà successo, così come quello di Renga. A me è piaciuto anche quello di Masini, critico e pungente come ai vecchi tempi.

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  6. Condivido in pieno quello che hai detto, sopratutto la parte che riguarda Povia.
    Non prendiamo solo quello che ci fa comodo, c'e' una frase molto significativa "questa è la mia storia solo la mia storia nessuna malattia nessuna guarigione" non ha espresso giudizi, ne condannato gli omosessuali, se una persona ha una crisi di identita' sessuale e si scopre gay va bene, se invece accade il contrario urliamo tutti allo scandalo. Si parla di uomini, di debolezze, di storie diverse, di vite vissute, non capisco le polemiche, per me inutili e superflue su questa canzone, nessuno nega la realta', e' vero che ancora oggi gli omosessuali vengono discriminati e sono la prima a dire che questo non e' giusto, ma trovo tutto questo esageratamente esagerato, la canzone di Povia parla d'amore lui e' il vero vincitore del festival.

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  7. Su Povia non ho più nulla da dire. Gli ho dedicato fin troppo tempo. Marco Carta non mi piace, nè come personaggio né come cantante. Arisa carina e fresca. La canzone che più mi è piaciuta è quella di Patty Pravo, lei però no.
    un abbraccio

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  8. "non ha espresso giudizi, ne condannato gli omosessuali"

    per me scegliere di cantare che l'omosessualità magari non è naturale (c’era chi mi diceva “è naturale”... Freud non la
    pensava uguale
    ) equivale a dire che l'eterosessualità magari non è naturale. Due idee che non stanno né in cielo né in terra, anche se ancora molti si affannano a diffondere la prima... come ha fatto Povia, pardon "Luca".


    Ed è limpida la malizia, il sottotesto, insiti in questa canzone; sapendo che la canta lo stesso che ha dichiarato:

    "Perché, ci sono ragazzini gay? Gay non si nasce. Lo si diventa in base a chi frequenti, a quello che ti insegnano da piccolo. Come quei bambini che mamma e papà picchiano e loro per perversione vogliono essere picchiati. Ma se lei mi vuole bene, non la scriva questa cosa. Non scriva che l'ho detto, perché non è normale avere queste idee. Anche se ognuno è libero di pensarla come vuole. Comunque io so quello che dico. Anch'io ho avuto una fase gay. E’ stato quando avevo 18 anni. È durata sette mesi, poi l'ho superata. E ho anche convertito due miei amici che credevano di essere gay"

    Layla

    P.S. sì, quelli dell'arcigay sono arcipermalosi, ma non è facile vivere in una società che si pretende civile e, sottopelle, ancora ti rifiuta...

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  9. @ Layla24: ecco in quest'intervista certe cose poteva sicuramente risparmiarsele.
    Non mi sento di criticare invece la canzone; che nella società ci sia tanto rifiuto hai pienamente ragione ed è davvero scandaloso...

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  10. Marcuzzo, perdonami ma su Povia sono costretta a dissentire. Sono perfettamente d'accordo con Layla.

    Al di là di tutti i buonismi di facciata o l'ipocrisia d'ordinanza che Povia può sfoggiare con quella sua stomachevole e fasullissima aria da Alice nel Paese della Meraviglie, il solo fatto di aver usato un'espressione come "convertire" la dice lunga, freudianamente, su quello che è il suo reale pensiero. Convertire sa di Crociate e di fondamentalismi.
    Scusami, ma mi viene l'orticaria.

    Ma d'altra parte dovevamo aspettarcelo da un figuro che nel 2005 con "Quando i a bambini fanno oh" aveva guadagnato un sacco di soldi promettendo cjhe li avrebbe devoluti per il Darfour salvo poi intascarseli lui, quei soldi!

    Il Festival l'ho seguito poco e niente, perciò non posso pronunciarmi, certo Marco Carta non si può sentire, dai :P

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  11. Quando ci si rivolge con testi al sociale bisogna avere accortezza di non ferire le persone che si sentono coinvolte...
    il testo dice:
    "LA MIA IDENTITA' ERA SEMPRE PIU' CONFUSA"

    desidero ricordare che i gay o lesbiche non hanno identita' confuse, ma solo L'ORIENTAMENTO SESSUALE RIVOLTO ALLO STESSO GENERE.

    LE IDENTITA' CONFUSE sono catalogate nel mondo medico come PSICOPATOLOGIE.


    e quindi verosimilmente giuste le proteste delle associazioni LGBT.

    GRAZIE

    Vivian

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