Eri una persona allegra, piena di vita e sempre di compagnìa. Ascoltare le tue bravate mi faceva ridere di gusto pensando alla faccia che avrebbero fatto le ignare vittime dei tuoi scherzi.
Non potrò capire il tuo gesto, il rifiuto di chiedere un aiuto, il troppo coraggio, il troppo amore.
Non so perchè ti scrivo solo adesso, forse avevo bisogno di metabolizzare, forse speravo non fosse vero, forse speravo la vita fosse un film.
IL GUSCIO ROTTO (da Lettere d'amore nel frigo)
In caso di male
hai chiesto cremazione
perchè il male
smettettesse di mangiare.
Noi siamo quelli
che hanno sibilato sì o no
a brochure di bare
Non c'era bisogno
di fare pace fra noi
quando la cerea spianata frontale
confermava che le guerre
erano tutte inventate
Ancora una volta
hai avuto troppo coraggio
Ancora una volta
hai deciso tu
chiedendoci regali
per le infermiere
dei tuoi ultimi orgogli
e poi avviarti
I medici con le mani aperte
i mesi scivolati a terra
il guscio rotto
Ancora una volta
hai avuto l'ultima parola
cercando di non sporcare
non suonando mai il campanello del reparto
confessando alla suora
e bestemmiando fino in fondo
che non ti andava di morire
e poi zittirci che avevi sonno
proprio nel giorno della Madonna
(Luciano Ligabue, poesia dedicata al nipote)
Mi hai fatto rabbrividire.......................per tutto c'è una fine, ma è sempre triste.
RispondiEliminaZio 'Ncuegghi avrei tante cose da dirti,
RispondiEliminama in questo momento è il silenzio a far padrone,
un silenzio che urla tutto il mio amore!
Ti vorro sempre bene!
Elisa