Ha fatto molto discutere l'ordinanza del sindaco di Gavorrano (provincia di Grosseto) Massimo Borghi che, ostacolava la presenza di slot machine (cosìddette New slot) e videopoker all'interno del proprio Comune.
Il provvedimento emanato da Borghi, rispetto ai tanti che negli ultimi tempi sono stati emanati dai sindaci di vari comuni italiani per frenare la diffusione del gioco sul loro territorio, risulta però ancora più categorico, pur non vietando direttamente la presenza e l'utilizzo delle slot nei locali, di fatto ne scoraggia l'istallazione. "So bene di non poter vietare gli apparecchi, visto che sono giochi leciti dello Stato. Posso però intervenire sul rilascio delle concessioni ai pubblici esercizi, mettendo come condizione proprio la presenza delle macchinette", prosegue Borghi. "In sostanza non verranno rilasciate concessioni o autorizzazioni di suolo pubblico a chiunque installi le slot nel proprio esercizio. Nel caso in cui, invece, il titolare dell'esercizio sia già intestatario di concessione, dovrà rimuovere, entro tre mesi dalla presente, gli apparecchi in questione". I proprietari di esercizi in cui sono istallate le slot non avranno vita facile: dovranno chiudere al pubblico non più tardi delle ore 19 nel periodo ottobre/aprile ed entro le ore 20 nel periodo maggio/settembre. Oltretutto, gli esercenti che decideranno di tenere le slot nel locale, non potranno svolgere attività come intrattenimenti danzanti, piano bar, proiezioni di documentari, tornei di briscola e comunque qualunque attività destinata ad attirare nell'esercizio maggior afflusso di cittadini rispetto a quello ordinario.
Provate ad andare nei Tabacchini della vostra città e osservate: da quando alle tradizionali macchinette e ad i Gratta e Vinci si sono aggiunti giochi come Win For Life, Dieci e Lotto ecc... c'è gente che passa intere giornate ad aspettare la fortuna, che il più delle volte non arriva. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Famiglie rovinate e ridotte sul lastrico, persone che spendono interamente il loro stipendio nei giochi, disoccupati che passano intere giornate nei bar.
Ma lo Stato guadagna tanto dai giochi, ed è proprio lo Stato l'unico che non ha bisogno di aspettare la fortuna, infatti non perde mai poiché ha sempre la sua larga percentuale. Pertanto, invece di scoraggiare i giochi li incentiva. Vorrei che più sindaci prendessero spunto da quello di Gavorrano e oltre a multare i cittadini per le infrazioni stradali o l'abuso di alcol in virtù della tutela della Salute, si preoccupassero molto di più anche del gioco.
mercoledì 8 dicembre 2010
Diciamo BASTA a slot machine e videopoker!
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