Come giustamente dice Uma Thurman nella pubblicità "trovare un regalo è sempre più difficile" e Ibrahimovic incarnando lo stereotipo dell'uomo che pensa esclusivamente al calcio banalizza così "ci sono, un pallone". La fanno sempre facile gli uomini, hanno GENETICAMENTE tante preoccupazioni in meno.
In effetti è davvero difficile ormai fare un regalo. Siamo nel bel mezzo di una crisi finanziaria mondiale ma abbiamo tutto. Tutto costa troppo ma i negozi sono pieni. Se le casse comunali sono vuote la città è ugualmente addobbata a festa.
Ieri sera vedevo su Rai 3 un'intervista a Mario Tozzi, conduttore di Gaia - Il pianeta che vive, che parlava del terremoto tra Parma e Reggio Emilia. Un terremoto del genere, fosse avvenuto al Sud, avrebbe causato danni molto elevati. Ovviamente il discorso è finito sul ben noto Ponte sullo Stretto di Messina, il quale per evitare catastrofi dovrà essere costruito in maniera molto accurata considerando il fatto che la Calabria e la Sicilia sono zone ad alto rischio sismico. Tuttavia, faceva notare il conduttore, una moltitudine di abitazioni, scuole ed altri edifici non sono assolutamente in grado di resistere ad un evento naturale come il terremoto di ieri. Il costo del ponte è chiaramente elevatissimo. Mi chiedo: perchè prima di spendere somme inaudite per il Ponte non vengono adeguati o abbattuti gli edifici a rischio? Dobbiamo necessariamente attendere che crollino scuole o palazzi per piangere lacrime di coccodrillo? Non si tratta di fermare le cosìddette grandi opere ma di scegliere le giuste priorità. Mi sembra questa una contraddizione molto simile a quella del Natale.
Quello che il Pescatore di asterischi augura a tutti i lettori e a tutto il popolo Splinderiano è trascorrere un Natale ricco di gioia, semplicità e allegria.
Buon Natale Fratello
RispondiElimina@ tonylatino: grazie anche a te...
RispondiEliminaTi auguro un Natale bellissimo :-)))
RispondiEliminaMarco se parli di Ponteimmagino che tu ti riferisca a quello ipotetico sullo Stretto di Messina. Ebbene, prima di spendere i soldi per esso, altro che spenderli per abbattere gli edifici pericolanti ecc... la mia Sicilia ha bisogno di comunissime STRAAAAAAAADE percorribili e decenti!!! Un bacione
RispondiElimina:-)
@ Adelaide: si mi riferivo proprio a quello sullo Stretto di Messina, quello che volevo trasmettere era proprio il paradosso (e le contraddizioni) che accomunano il Natale alle grandi opere
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