martedì 15 giugno 2010

Alta fedeltà - Nick Hornby

alta_fedeltà"Alcune delle mie canzoni preferite: Only love can break your heart di Neil Young; Last night I dreamed that somebody loved me degli Smiths; Call me di Aretha Franklin...poi vengono When love breaks down e How can you mend a broken heart? Alcune di queste canzoni le ho ascoltate in media una volta a settimana da quando avevo sedici, o diciannove, o ventun anni, a oggi.


Questo come potrebbe non lasciare un segno? Come potrebbe non trasformarti nel genere di persona destinata ad andare in pezzi quando il primo amore se ne va? Cosa è venuto prima, la musica o la sofferenza? Ascoltavo la musica perché soffrivo? O soffrivo perché ascoltavo la musica? Sono tutti quei dischi che ci fanno diventare malinconici?


La gente si preoccupa perché i ragazzini giocano con le armi, perché gli adolescenti guardano film violenti; c'è la paura che nei giovani finisca per imporsi una specie di cultura della violenza. Nessuno si preoccupa dei ragazzini che ascoltano migliaia di canzoni - migliaia, letteralmente - che parlano di cuori spezzati, e abbandoni e dolore e sofferenza e perdita. Le persone più infelici che conosco, dico in senso amoroso, sono anche quelle pazze per la musica pop; e non sono sicuro che la musica pop sia stata la causa della loro infelicità, ma so per certo che sono persone che hanno ascoltato canzoni tristi più a lungo di quanto non siano durate le loro tristi storie."


Secondo il New York Times Book Preview il libro che oggi Vi consiglio "ti dà la stessa sensazione che provi ascoltando un disco più bello di tutti quelli che puoi ricordare". Non è certo una casualità che Altà fedeltà sia divenuto un successo internazionale: commovente, scanzonato, divertente e attualissimo. Vi troverete ben presto ad essere coinvolti emotivamente nella vita di Rob Fleming, trentacinquenne amante della musica ed in cerca di successo tanto nel lavoro quanto nella vita sentimentale.


Non appena avrete un minuto vi ritrovere con il libro in mano.


Buona lettura!

1 commento:

  1. marcolino,tu ancora una volta dai una lezione di stile.cosa che io, ostinatamente, non volevo seguire.quella di fregarmene del giudizio degli altri, quando scrivo.sei un grande.ora, anche io imposterò un blog come il tuo.e grazie di tutto.un abbraccio grandissimo e felice fine settimana.MAURO

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