lunedì 15 giugno 2009

Don Gallo: prete da marciapiede

Don Gallo è un prete di strada. Un anarchico sempre dalla parte degli ultimi. Un anticonformista nella Chiesa cattolica.


Per avere un'idea della particolarità di quest'uomo, guardate l'intervista doppia del programma televisivo Le Iene: Don Benzi vs. Don Gallo, confronto tra un conservatore moderato e un riformista. Se vi è piaciuta, continuate a leggere per avere altre informazioni sulla vita e le battaglie del prete angelicamente anarchico (come lui stesso si è definito in un suo libro, la cui prefazione è stata affidata a Vasco Rossi).



Nel 1960, inviato come cappellano nel noto riformatorio per minori della Garaventa, cercò di introdurre una impostazione educativa diversa, sostituendo i metodi unicamente repressivi con una pedagogia della fiducia e della libertà: permetteva ai ragazzi di uscire, di andare al cinema e di vivere momenti comuni di piccola autogestione, lontani dall'unico concetto fino allora costruito, cioè quello dell'espiazione della pena.


Successivamente venne destinato in qualità di vice parroco alla parrocchia del Carmine (Genova) dove rimase fino al 1970, anno in cui il cardinale Siri lo trasferì a Capraia. Nella parrocchia del Carmine Don Andrea fece scelte di campo con gli emarginati. La parrocchia diventò un punto di aggregazione per giovani e adulti, di ogni parte della città, in cerca di amicizia e solidarietà con i più poveri e con gli emarginati, che al Carmine trovavano un punto di ascolto.


L'episodio che provocò il trasferimento fu un incidente verificatosi nell'estate del 1970 per quanto disse durante una sua omelia domenicale. Nel quartiere era stata scoperta una fumeria di hashish e l'episodio aveva suscitato indignazione nell'alta borghesia del quartiere: don Andrea, prendendo spunto dal fatto, ricordò nell'omelia che rimanevano diffuse altre droghe, per esempio quelle del linguaggio, grazie alle quali un ragazzo può diventare "inadatto agli studi" se figlio di povera gente, oppure un bombardamento di popolazioni inermi può diventare "azione a difesa della libertà".


Don Andrea fu accusato di essere comunista, le accuse si moltiplicarono in breve tempo e questo sarebbe stato il motivo per cui la curia decise il suo allontanamento.


Da allora si è impegnato sempre di più per la pace e nel recupero degli emarginati, chiedendo anche la legalizzazione delle droghe leggere: nel 2006 si è fatto multare, compiendo una disobbedienza civile, fumando uno spinello nel palazzo comunale di Genova per protestare contro la legge sulle droghe.


Don Gallo ha partecipato a La lunga notte, primo album solista di Cisco (ex cantante dei Modena City Ramblers). È stato uno dei più grandi amici di Fabrizio De André. Ha anche presentato il primo calendario Trans della storia italiana, con le trans storiche del Ghetto di Genova, le trans cantate da Fabrizio De Andrè.


Nell'aprile del 2008 ha deciso di aderire idealmente al V2-Day organizzato da Beppe Grillo. Cliccate qui per vedere il relativo video.

2 commenti:

  1. Certe persone sono sempre troppo rare nel nostro paese assurdo... :-(

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  2. A prescindere dal fatto che sono contrario ad ogni tipo di droga, e sono anche contrario al matrimonio fra “trans, gay e...compagnia cantante”....devo ammettere che questa persona che tu descrivi è davvero bella.
    Non è facile avere un coraggio civile, ai nostri tempi, che è “scomodo”, che “infastidisce”.
    Che Iddio lo benedica.
    Con affetto.
    MOSER

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