venerdì 9 aprile 2010

Teatro al prezzo del cinema

teatroIl titolo che avete appena letto è la provocazione che voglio lanciare oggi. Sono sinceramente indignato dal prezzo esorbitante dei biglietti per il teatro.


Vi sembra possibile che con la situazione attuale un giovane, a meno che non sia figlio di un notaio o un dentista o qualche altra categoria privilegiata, possa pagare 50-60 € per poter assistere ad uno spettacolo? E vi sembra normale che in Italia tutti conoscono i film di Jim Carrey ma quasi nessuno sa neppure la trama de La locandiera di Goldoni? 


L'invito è ai teatri ed alle Istituzioni: stipulate convenzioni, inserite il giorno in cui si paga meno (come al cinema), promuovete la cultura nelle scuole, offrite abbonamenti a prezzi agevolati. A mio parere se un film costa miliardi e si riesce a vederlo con 5-6 € si potrebbe fare lo stesso con una commedia teatrale. E se così non fosse i Comuni e le Regioni dovrebbero fare qualcosa.


La cultura che tanto vogliamo esportare all'estero siamo i primi a non conoscerla e non diffonderla. Non è anche questa una forma di Made in Italy? L'invito è quello di una seria concorrenza ai cinema e alla televisione: Pirandello contro L'Isola dei Famosi, Shakespeare contro Christian De Sica, Dario Fo contro Elisa di Rivombrosa.


Partendo ad armi pari voglio proprio vedere chi la spunta.

3 commenti:

  1. E' un problema antico Marco.Ti risulta forse che a teatro venga trasmessa la pubblicità della Dixan piuttosto che della Nuova Opel Corsa?Non solo.Anche nella recente Legge Finanziaria i fondi per il sostegno del settore teatrale sono calati del 20%. In compenso sono rimasti inalterati quelli a favore dei reduci della guerra del '15-'18 (tutti morti).Io ho assistito al dramma di Salvo Randone, quando, con una pensione di 400.000 lire (lire è?) è morto letteralmente di fame.In tale contesto, ovviamente, ne scade anche la qualità dello spettacolo e, calando le presenze, necessariamente aumentano i prezzi.La scuola di “arte drammatica” a Roma, non la frequenta più nessuno, se non qualche “figlio di papà” che può permettersi di stare a carico dei genitori fino all'età di 45 anni.I migliori che avevano iniziato con il teatro, oggi fanno cinema.E il varietà...esiste ancora?Morto.Questa è la politica del Ministero del Turismo e dello Spettacolo.Siamo sempre lì “marcolino”. Mi duole dirlo ma purtroppo si finisce sempre con il parlare di politica.Il Teatro Brancaccio, qui a Roma, passa dalla Direzione artistica di Gigi Proietti a quella di Maurizio Costanzo.Sopravvivono un po' i “teatrini”. Quelli con una capienza massima di 20 posti. Ma chi vi recita?Ragazzi come te, che dopo una giornata di lavoro o di studio si cimentano, per puro divertimento, a prendere lezioni di recitazione da qualche vecchio attore bastonatoAltro che ABBATTIAMOLI!!!!!!Un abbraccio.SHERWOOD

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  2. Marco la stagione teatrale al Paisiello quest'anno è stata rivolta proprio ad aiutare  i giovani ad andare al cinema. Questo lo voglio ricordare perchè è stata una buona idea.Marzia

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  3. “marzia”,perdonami Marco se mi esprimo in uno spazio che è il tuo e non è il mio.Mi rivolgo a Marzia.Allora,qui si parla di teatro.Un attore di teatro, se va bene, porta a casa 300 – 400 euro a serata.Richard Gere, per ogni film che fa, porta a casa 500.000 dollari.E c'è una bella differenza.Questo è il punto.Un abbraccio a tutti.SHERWOOD.

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